
"SOS Personale: Strategie per Albergatori e Ristoratori Stressati" parte prima
16/04/2025Il settore alberghiero e ristorativo rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, caratterizzato da una costante evoluzione e da sfide sempre nuove. In questo contesto dinamico, problematiche concrete come l'aumento delle locazioni brevi, gli elevati costi operativi e la difficoltà nel reperire personale qualificato si confrontano con una domanda di mercato che appare più parsimoniosa e scrupolosa nella ricerca di strutture e prezzi rispetto agli anni precedenti.
Un tema centrale e urgente per molti albergatori è la ricerca di personale. Se un tempo la sfida era trovare collaboratori già formati, oggi è diventato estremamente difficile individuare persone affidabili e realmente motivate a impegnarsi nel servizio aziendale. Si assiste sempre più spesso a candidati, anche con poca o nessuna esperienza e selezionati dopo diversi colloqui, che non si presentano il primo giorno di lavoro o comunicano all'ultimo minuto il loro cambio di idea. Questo solleva interrogativi significativi sul lavoro, il tempo e le risorse economiche che le aziende devono investire senza riuscire a stabilire un rapporto di fidelizzazione con i propri collaboratori.
In Italia, il panorama dell'ospitalità conta oltre 32.000 strutture alberghiere, posizionando il Paese come leader europeo per offerta turistica. A queste si aggiungono più di 192.000 esercizi extra-alberghieri, delineando un settore vasto e dinamico. Il modello di gestione prevalente è la Gestione Diretta, che interessa il 57% delle strutture. Sebbene molte realtà a conduzione familiare possano in parte sopperire alla mancanza di una o due figure professionali, le altre risentono inevitabilmente delle dinamiche attuali del mercato del lavoro.
Indipendentemente dalle dimensioni dell'attività, il settore hospitality italiano affronta da diversi anni sfide cruciali legate alla gestione delle risorse umane, con i seguenti punti di attenzione che generano preoccupazione tra gli operatori:
1- Reclutamento e Selezione del Personale
La ricerca e l'assunzione di dipendenti rappresentano una sfida costante. Individuare personale con le competenze adeguate si rivela sempre più complesso, spesso a causa di processi di ricerca e selezione non sempre efficienti. In questo scenario, il settore dell'ospitalità sta investendo sempre più nell'innovazione, con una crescente adozione di software HR che, grazie anche all'intelligenza artificiale, offrono strumenti utili per ottimizzare il reclutamento.
2- Individuazione di “problematiche personali”
È sempre più frequente incontrare persone con “disagi mentali”. Secondo il Mind Health Report di Ipsos, circa un terzo della popolazione italiana soffre di disturbi mentali, con un aumento del 6% dei casi dal 2022. I problemi di benessere mentale legati al lavoro stanno raggiungendo livelli allarmanti, sebbene a livello globale il lavoro non sembri essere considerato la causa principale di tali difficoltà. Tuttavia, in Italia, si percepisce la necessità di un maggiore impegno da parte delle aziende nel fornire supporto e soluzioni per il benessere mentale dei dipendenti; per un lavoratore su due, le risposte offerte in tema di salute mentale influenzano positivamente la decisione di rimanere in azienda.
3- Fidelizzazione del Personale Qualificato (Retention)
Strettamente connessa alla precedente, la sfida della retention riguarda la capacità di mantenere nel tempo i collaboratori, non solo quelli altamente qualificati. A ciò si aggiunge un elevato tasso di rotazione del personale, che supera il 53% nel comparto dei servizi, rendendo la stabilità del team un obiettivo difficile da raggiungere. Una volta inserito un lavoratore formato e competente, si verifica frequentemente la sua decisione di esplorare nuove opportunità professionali. Questa dinamica comporta la necessità di avviare nuove ricerche, affrontare costi di formazione e recruiting e spesso gestire periodi di carenza di personale. Implementare strategie efficaci per valorizzare i dipendenti e offrire loro condizioni di lavoro ottimali rappresenta una priorità per numerosi titolari di strutture ricettive. Anche la ri-organizzazione aziendale contribuisce positivamente alla retention.
Ogni sfida, tuttavia, può rappresentare un'opportunità. Nel settore hospitality, il lavoro sembra essere diventato per molti un'esperienza temporanea. La forte domanda di personale porta alcuni a considerare scontato il trovare impiego in qualsiasi momento. Purtroppo, diversamente da qualche decennio fa, sempre meno persone vedono nel settore hospitality un ambito in cui investire sul proprio futuro e costruire una carriera a lungo termine.
Negli ultimi anni, il panorama occupazionale ha subito trasformazioni significative e continuerà a evolversi. Per molti, il lavoro non rappresenta più primariamente un obiettivo di vita o un mezzo per esprimere la propria realizzazione personale. Sebbene la retribuzione rimanga un fattore importante, non è più così centrale l'idea di specializzarsi e costruire un futuro in un settore specifico. Sembra esserci una maggiore propensione a cambiare impiego o a intraprendere percorsi professionali autonomi. In Italia si contano circa 4 milioni di partite IVA, di cui circa 350.000 sono individuali, riflettendo una crescente richiesta di collaborazioni da lavoro autonomo.
Anche il tempo da dedicare a sé stessi, alle proprie passioni e interessi, come ad esempio il viaggiare durante i periodi di bassa stagione per i lavoratori stagionali, è un aspetto a cui sempre più persone sembrano essere particolarmente sensibili.
Serve, anche in questo ambito una visione olistica che permetta all'azienda di attrarre le persone ad essa più affini. Fondamentale quindi per l'azienda aver definito sè stessa, la sua identità ed il suo posizionamento.
Termina qui la prima parte di questo articolo. Nella speranza che sia di vostro interesse vi rimando alla seconda parte che sarà pubblicata a luglio ’25.
Buon tutto, con simpatia
Vittorio