UNO SGUARDO AL FUTURO DELL’OSPITALITA’

UNO SGUARDO AL FUTURO DELL’OSPITALITA’

09/09/2020

Senza entrar nel merito delle scelte politiche ed economiche passate ed attuali, il vero problema riguardo al settore è rappresentato dal clima di generale incertezza. Noi che viviamo nel mondo reale, rischiamo in ogni momento di veder compromessa la nostra libertà, i nostri diritti ma soprattutto la nostra economia.

In questa grande bolla di incertezza le aziende alberghiere devono fare i conti con il presente ed ipotizzare il futuro. Aprire, rimanere aperti, chiudere, aprire a singhiozzo?

Eravamo immersi in un mercato globale che oggi sembra essersi sgretolato e chissà se, come e quando si ricomporrà. In ordine di priorità il mercato italiano è quello a cui guardare, ovviamente con le singolarità del caso a seconda di regioni, destinazioni, tipi struttura, tipo segmento.

Ad oggi l’unica certezza è che per il prossimo futuro, da nord a sud, sono stati azzerati eventi, congressi e fiere. Da settembre si testerà la difficoltà del segmento corporate e tenderà a ridursi l’effetto di quello leisure.

Guardando al bicchiere mezzo pieno si potrebbe ipotizzare che vi sarà una lenta ma progressiva ripresa del segmento business. Credo la stragrande maggioranza di chi aveva un lavoro fatto di relazioni, di contatti, di formazione ed aggiornamento e si spostava spesso per lavoro, vorrebbe tornare al passato. Almeno parzialmente. Lo smart working va bene ma non può sostituirsi ad uno scambio dal vivo.

Pian piano si tornerà anche a vedere il business traveller estero, non appena le condizioni lo permetteranno. Ad oggi divieti, quarantena, modalità di viaggio e rischi vari associati a chiusure repentine di confini statali ecc  rendono ancora più critica la situazione.

Serve quindi fare un piano di azione riconoscendo alcuni punti fondamentali sui quali fondare le scelte future.

CASSA INTEGRAZIONE

Concessa fino a dicembre, serve valutare in che misura temporale poterla usare e con che impatto economico (contribuzione addizionale). Mi rendo conto che ogni persona, sia essa imprenditore o dipendente, si trovi in un momento davvero difficile. Tutti, in questo momento, guardano con ansia e paura al futuro. Ci si chiede se si riuscirà a soddisfare i bisogni di base (affitto, cibo, scuola per i bambini, spese mediche).  Per questo rinnovo l’invito a considerare di proteggere il lavoro dei collaboratori, soprattutto di quelli meritevoli, il più possibile. Essi sono stati, e si spera saranno, le colonne portanti del vostro business.

BUDGET – PROIEZIONE ECONOMICA

Un budget serve sempre e ora a maggior ragione. Serve poter fare una proiezione di costi e ricavi considerando il worst case scenario.  Ricordandoci che è nella difficoltà che spesso si trovano le forze per risorse per uscirne vincitori, Nell’ottica di voler gestire al meglio il personale – e sotto un profilo economico ma soprattutto umano – è necessario avere un quadro ipotetico della situazione. In questo modo è possibile tracciare il fabbisogno di manodopera in relazione alle potenziali vendite. Si vuol dare un’indicazione di massima ai propri collaboratori riguardo a come l’azienda intende muoversi nel futuro a medio termine.  Il collaboratore probabilmente apprezzerà e sentirà lo sforzo e la vicinanza da parte dell’azienda, rendendo al meglio.

INSEGNAMENTI 

Il Covid ha portato uno sconquassamento nelle nostre vite ma al contempo ci ha dato modo di rallentare, di stare un po’ più con noi stessi. Se fate caso i ritmi di vita post lockdown si sono abbassati rispetto a prima e in genere la gente sembra meno affannata. Potrebbe essere un obiettivo interessante quello di riuscire a mantenere alta l’attenzione sul fare, investendo meno tempo perché più selettivi sulle cose di cui occuparsi e svolgendole con miglior qualità e minor sforzo. Trovare più tempo per sé, per i propri cari, per gli amici e magari anche per gli sconosciuti.

CURA DELL’OSPITE

Il Covid ha evidenziato come le aziende che, nel corso del tempo,  hanno investito sul cliente hanno fatto la scelta giusta. Infatti gli hotel che meno hanno risentito del contraccolpo post lockdown, sono quelli che hanno puntato sulla continua crescita dei propri collaboratori, della qualità del servizio e del prodotto. Da qui, ogni azienda, facendo una riflessione riguardo al suo business model, potrà valutare come comportarsi in futuro

INVESTIMENTI

Ovviamente chi ha qualche soldo messo da parte in un momento di down economico, può affrontarlo con maggior serenità. Se poi decidesse di investire per migliorare ulteriormente l’azienda, o per fare acquisizioni di valore,  probabilmente si troverà tra i primi della classe quando il mercato tornerà nella fase di spinta.  Ogni azienda, anche grazie ad un lavoro su budget e proiezioni finanziarie, sa se e quanto può investire. Il punto critico è spesso rappresentato dal come investire.  Ogni hotel ha una sua storia ed una sua visione futura. Chi le conosce può facilmente individuare se più conveniente, ai fini della qualità del soggiorno del cliente, investire nell’impiantistica, nella softwaristica, nel prodotto camere, SPA, ristorante, aree comuni,  facciata, il verde ecc.

BENESSERE

Un tema che sarà sempre più apprezzato è il benessere psico-fisico. Non si parla solo di SPA, piscine e centri massaggi ma di guardare a quelle soluzioni che permettono alla persona di godere di spazi isolati/insonorizzati  dove poter meditare, fare yoga, seguire un corso di qigong, thai chi, leggere.  Magari anche con sessioni di gruppo. Meglio poi se il tutto è accompagnato da un’offerta F&B a matrice salutistica.

PRICING

Ascoltare il mercato. Il prossimo potrebbe essere un anno meno difficile del 2020 ma pur sempre ostico. L’economia globale vorrà del tempo per assestarsi e riprendersi. Ma c’è un fattore relativo al mercato dell’offerta della vostra destinazione da considerare. Se per motivi economico-finanziari alcune strutture  dovessero restare chiuse, questo potrebbe rappresentare un buon motivo per ipotizzare una maggior occupazione e una rivisitazione dei prezzi, considerando ovviamente il grado di appeal che la destinazione gode nel mind set generale della domanda. Oppure potrebbe rappresentare un’occasione per acquisire nuovi segmenti di domanda. Al contempo serve ascoltare il mercato della domanda e creare le premesse per capire gli orientamenti dei potenziali compratori.